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sabato 27 aprile 2013

Il gioco misterioso





Gli regalarono il dono più bello, qualcosa che lo faceva sentire felice, un regalo che attendeva da anni.
Non è importante che voi sappiate cosa, ciò che conta è quanto lui desiderava possedere quel regalo.
Era composto da elementi che avrebbe dovuto assemblare.
Ci voleva tempo, diversi giorni forse, e le sue piccole mani e la bassa statura limitavano la messa in opera della parte alta, ma il suo ingegno era tale che nulla lo avrebbe fermato, tanto meno un problema d’altezza.
Ricordo che non perse tempo: la sera stessa cominciò ad assemblare i pezzi uno a uno, con la fretta e la tenacia di chi non sa resistere, di chi non vede l’ora di ammirare l’opera compiuta.
I suoi occhi brillavano da quanto era appagato e sembrava accarezzare quegli oggetti ogni qualvolta ne prendeva uno tra le mani.

giovedì 25 aprile 2013

2404 LABUONANOTTE Il sacrificio

Io sono ricco, ricchissimo, un fottutissimo ricco!
Alcuni dicono.
Perché io sono ricco dentro, pensa un po'.
Talmente ricco che il benzinaio sotto casa manco mi conosce.
Io ci piscio nel serbatoio mio.
La mia urina vale il prezzo della benzina al litro, e di questi tempi.
Non mi manca nulla.
Il mio cibo sono parole che mastico e sputo su di un foglio bianco, ne ho così in abbondanza che ne succhio solo l'essenza e scarto il resto che è quello che vi appare davanti ora, l'eccedente di stronzate triturate.

martedì 23 aprile 2013

2304 LABUONANOTTE Il Numero Uno


Chi dice che il Numero Uno debba per forza essere l’uno? il mio Numero Uno è il quattro, da sempre è il quattro. Perché è il numero perfetto, altro che tre!
Vi starete chiedendo ora se per caso io non stia dando i numeri, non temete, non ho ancora bisogno di un dottore ma di un pallottoliere forse, che tenga a mente tutti i numeri che invece sono costretto a fare per sopravvivere.

Tornando seriamente ai numeri, pare che il due manchi al mio appello. Diciamo allora non pervenuto, così ce lo togliamo di mezzo.
Li ho menzionati tutti fino al quattro? Bene.

lunedì 22 aprile 2013

2204 LABUONANOTTE A volte si vince


Le battaglie perse hanno lo stesso valore di quelle vinte, scriveva Walt Whitman in Foglie d'erba.
Dovremmo forse aspettarci una medaglia per aver partecipato alla battaglia mentre ci accorgiamo di averla persa a causa della nostra inabilità, incapacità o cocciutaggine?

Da bambino mi raccontavano che l'importante era partecipare al gioco e non vincere, da grande mi obbligano a leggere Walt Whitman. Insomma, che tu ce la faccia o no avrai sempre belle parole pronte a consolarti e a ricaricare il tuo spirito affranto. Per l'appunto, dipende con che spirito partecipi alla sfida, se con convinzione oppure per noia. Io non mi annoio affatto, se vi partecipo quasi sicuramente è per portare a casa un risultato che non vuole essere certamente una sconfitta, figuriamoci priva di valore, gioco per vincere e quando perdo mi incazzo.

2204 ILBUONGIORNO Per il bene comune

Sto per potare una pianta che un tempo fu ramoscello, quando ancora in questi luoghi ci venivo con la mia cara vespetta 50PK, 50 chilometri su di una 50cc. Accadeva molti anni fa quando mi promisi che un giorno era qui che sarei venuto a vivere, ed eccomi qui, con la mia casetta in pietra, la stufa a legna, la mia vista lago e il mio albero da potare. Mio. Da potare!
Sforbiciare alberi però mi affligge, me ne accorgo soltanto ora. È una vera e propria mutilazione! L'immagine del tronco mutilato non rallegra certo il mio spirito selvatico che ama addentrarsi in giardino con il machete.

domenica 21 aprile 2013

2004 LA BUONANOTTE Viva la zia

Viva la zia che con un’antica ricetta mi presenta un biscotto dalla forma nuova. Io mi ci butto a capofitto sul dolce appena sfornato e senza fare questioni penso e credo alle sue parole che lo presentano come il nuovo dolce della zia bella.
Bella la zia, che mi fotte con dolcezza rifilandomi il vecchio per il nuovo, ed io mi convinco che così è perché quella sagoma mai vista, zuccherosa e ammucchiata su di un piatto insieme a decine di sue simili, mi basta per convincermi che ha sempre ragione.

0804 LABUONANOTTE Qual'è il problema!?

Qual'è il problema?
Si dico...qual'è il problema?
Sempre pronti a criticare o a deridere anche quando si attraversa una terra sconosciuta, figuriamoci il contrario.
Che forse ho dimenticato che il silenzio vale più di mille parole? A volte forse, ma è anche vero che il silenzio ci aiuta a nascondere i nostri limiti ed io non ho più voglia di nascondermi.

15042012 LAMOSTRA Un tuffo nella luce

Vi siete mai sentiti amare profondamente da un insieme di perfetti sconosciuti? E' accaduto domenica. Una schiera di angeli ben mimetizzati in un installazione tra i confini di Milano sussurrano parole d'amore al viandante che inconsapevolmente vi partecipa. Un impianto ben riuscito in cui l'arte diventa il linguaggio e la parola di Dio. L'amore l'unico e solo obbiettivo.
Anche il più fervido miscredente si sarebbe decomposto di fronte a un sentimento così puro,al cospetto del nostro infante proiettato e inciso sulle pareti di quelle 7 stanze che ho percorso, locali occupati da angeli travestiti da umani, fiori e profumate caramelle gommose che altro non erano che incenso rievocativo di elisir fanciullesco.

Uno sguardo al passato per parlare di futuro, per ricominciare dall'unico innato sentimento che dal primo gemito ci è stato regalato: l'amore.

Senza mai cadere nel banale, l'istallazione e la mostra di opere a tema allestita per l'occasione del fuori salone in questo angolo di Milano, restituisce allo spettatore qualcosa di più che un semplice pomeriggio all'insegna dello svago. L'impressione è quella di aver ricevuto più di quanto investito, un regalo immenso che per assurdo fluttua gratuitamente nell'aria, risplende nella luce, si propaga tra gli odori e i profumi che ogni giorno distrattamente assaporiamo. Una delicata e magica melodia fatta di immagini, parole e fragranze che infondono quiete a chi come me, in quel percorso, vi è entrato spogliato di pregiudizi e prevenzione su un tema oggi forse realmente troppo lontano da uomini indaffarati a costruire inutili e costose imbarcazioni che mai ci salveranno.

E' stato un tuffo nella luce e voglio qui ringraziare chi mi ha offerto una tale opportunità, sì proprio tu che, se pur in tempi diversi, hai avuto la fortuna di condividere lo stesso angusto spazio e nutrirti dal medesimo cordone. Grazie di cuore

1604 ILBUONGIORNO Non dire il falso

La verità spesso richiede sforzi superiori a quelli che normalmente siamo disposti a fare.
La falsità invece non richiede alcun sacrificio se non quello di avere un po’ di fantasia che sia credibile e utile allo scopo. E se lo scopo è quello di screditare, diffamare, annientare l’avversario, beh allora state certi che troverete sempre milioni di persone pronte a credervi senza il minimo sforzo.