Non c’è un posto, non un luogo, né un’anima o golosa
occasione che possa strapparmi alla mia fortuna.
Riposo sulle pietre all’ombra dei castagni mentre osservo il
panorama. Il pettoazzurro, il forapaglie, la pispola, il canapino, l’averla e i
passeriformi tutti danzano sulla mia testa, nell’azzurro volteggiano
o cantano su flebili rami del bosco. Il bentornato è servito.