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sabato 27 giugno 2015

Cenere

Partì armando la mia mano.
Sparai contro il cielo
sparpagliando soffici nuvole,
piattaforme dei miei sogni.

Quel che restava cadde,
asciutto come cenere,
sulle nostre vuote teste.

Trainata dal vento
circumnavigò poi la Terra
fino alla meta,
fino alla partenza.


lunedì 1 giugno 2015

L'immortale bellezza


Implacabile per chiunque
e, per alcuni versi, sì
crudele mi è il tempo.
Priverà a questo cranio,
e con largo anticipo, d'un
oscuro sorriso  eterno

Sogghignano le tenebre.
Verserò la mia caparra
per un posto tra i dannati.
Maledetta fine! Quando
alla mia porta busserai,
la miseria ti attenderà.
 
Del mio corpo coglierai
macerie, della mia testa
raccatterai che del osso,
divertente maschera che
non riderà. Ah ah ah, con gretto
trofeo, sorella Morte
onorerai le tenebre!

Sarcastica predisponi
lentamente per un posto
al buio, quando la luce
splende sulla carne ancora,
mostrando a noi crudele
uno sfiorire del corpo.

Scorze pigiate, torchiate
fino all’ultima goccia tu
raccoglierai. Mai diverrai
padrona di seme estratto,
di un'essenza che ha inebriato,
e continuerà a farlo,
smisurati cuori accesi.

Sorridi pure sprezzante,
non m’irrita, sorella!
Echeggerà in eterno
una risata, nel trionfo
da emozioni impresso
con l'inchiostro e nel colore.

Non su carne e non sulle ossa,
che poco ho badato poiché
prestito, bensì su corpi
cui la vita ho donato
che lungamente vivranno
risuonando e diffondendo
la mia immortale bellezza.