ne farei un vaso,
aggraziata forma
che mi contenga.
Perché se tu fossi vaso
diverrei acqua
prigioniera
tra tue pareti,
disseterei l’amore
che abbracci
quando corolle in cima
ti incoronano Regina.
Se tu fossi vaso,
fragranti boccioli
sul tuo labbro, ogni mattina,
vedrebbero luce
e acqua
e me.
E se tu fossi vaso
è lì che mi nasconderei
nella tua pancia,
in ogni forma:
acqua, aria, terra e ombra.
Perché nessun luogo
è più al sicuro,
perché nessun posto
ti è più vicino.
E se io fossi Dio,
con l'argilla,
con l'argilla,
è così che ti avrei creata.