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mercoledì 1 aprile 2020

Una finestra sul mondo


Una finestra sul mondo (brevi riflessioni)

Le volte che dalla finestra del mio eremo osservo il mondo non le conto più. Il mondo reale e non quello falsato dalle finestre del mio pc che per quanto si aprano a milioni su paesaggi, pensieri e azioni, mai riusciranno a colmare la mia sete di vita.
La cornice di una finestra, che da sempre mostra una eccitante realtà accessibile, oggi si è trasformata, per insensate ragioni, in un varco che definisce uno spazio, una dimensione desiderata ma al contempo proibita.
L'icona medievale non necessitava di una cornice che la circoscrivesse, l'icona era realtà, presenza del sacro in terra. A partire dal Rinascimento la pittura imita invece il mondo reale e la cornice diviene necessaria come definizione di uno spazio. Questo per mostrarvi come, in questi tristi giorni, qualcuno o qualcosa ha racchiuso le nostre vite in una cornice, la vita in una pessima imitazione.
Una finestra svolge oggi due funzioni sottraendole al dipinto che da sempre espone in senso inverso: racchiude e separa lo spazio della realtà da quello della parete e nello stesso momento lo rende simile a un quadro. Ecco che la vita, la realtà esterna se così vogliamo, si trasforma in una dimensione diversa da quella che viviamo e la finestra diventa un varco verso un luogo non accessibile e dunque immaginario come un dipinto.
Alla luce di ciò, non posso non pensare che a Magritte e ai suoi dipinti quadro-finestra che molti di voi conosceranno, e al suo pensiero sulla condizione umana. Secondo Magritte la conoscenza, e dunque la coscienza, è sempre il risultato di quanto ci viene insegnato a percepire, in questo caso aggiungerei permesso.
Ci viene permesso di percepire una realtà circostante molto limitata (dentro quattro mura) ma allo stesso tempo ci si illude del contrario per mezzo di milioni di finestre che con un clic apriamo sul nostro pc. La conoscenza percepita in questo modo non è nient'altro che un siero imbonitore che nulla ha a che vedere con la realtà e con la nostra crescita personale. Che si tratti di un giorno, un mese, un anno, poco importa poiché la coscienza, che registra sul nostro pentagramma anche il sospiro più lieve, verrà perennemente modificata.
Per cui, l'essere ottimisti perché certi che tutto questo finirà, è alquanto sciocco, poiché il ritorno alla normalità non cancellerà mai ciò che sta accadendo alle nostre coscienze contaminate!

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