Uno scorrere di stati m'illuse.
Fui decentrato più di quanto immaginassi.
Mentre la speranza oscurava il mio intelletto, parole dedicate, prese in prestito da compositori del rock, urlavano a sagome lontane.
Travisai il fine.Il vento aveva cambiato rapidamente direzione e il suono giovane di quella musica divenne solo un'eco lontana di una festa non più in mio onore.
L'incaponita sordità della ragione mi spinse poi ad andare a quella festa d'incappucciati cercando tra gli sguardi quell'anima perduta.
Superai il precipizio.
Un volo di sconcerto e rassegnazione m'attese.
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