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domenica 21 aprile 2013

0804 LABUONANOTTE Qual'è il problema!?

Qual'è il problema?
Si dico...qual'è il problema?
Sempre pronti a criticare o a deridere anche quando si attraversa una terra sconosciuta, figuriamoci il contrario.
Che forse ho dimenticato che il silenzio vale più di mille parole? A volte forse, ma è anche vero che il silenzio ci aiuta a nascondere i nostri limiti ed io non ho più voglia di nascondermi.
“Adesso ti metti a pubblicare pure poesia?” mi disse con ironia un amico qualche giorno fa. Poesia!? Una ne ho pubblicata e non se l'è cagata nessuno, il resto sono solo riflessioni che, giuste o sbagliate, amo condividere. Ma per te non fa nessuna differenza, la battuta aveva più peso in pubblico citando la parola “poesia”, come a dire “eccone un altro che ama mettersi in mostra con effetti speciali, un finto intellettuale del cazzo che ostenta”.
Magari hai pure ragione, ma se avessi letto (dubito che tu l'abbia fatto) la BUONANOTTE 2903 forse capiresti che di quello che pensi non me ne può fregare un beato cazzo!
Piuttosto...tu che fai, i copia e incolla? Come il 90% dei naviganti, oppure posti un link? Ecco bravo, alcuni li trovo davvero interessanti, su altri non mi sbilancio. Eppure non mi sarei mai permesso di dirti: “ma un pensiero tuo non ce l'hai...due righe non riesci proprio a scriverle?”. E sai perché non lo faccio? Perché rispetto il segreto che nascondi oltre i tuoi di limiti, il segreto che non vuoi svelare.

Pubblicare un testo, un pensiero su fb o qualsiasi blog non fa certo di noi degli scrittori o poeti, e non bisogna per forza di cose esserlo per osare tanto, così come dipingere non fa di noi degli artisti. E allora che facciamo? Ci limitiamo a leggere o a guardare per paura di essere giudicati come pseudo artisti, pseudo poeti, pseudo scrittori o pseudo quel cazzo che volete, oppure ce ne freghiamo e raccontiamo di noi, attraverso uno di questi linguaggi, quando ne sentiamo il bisogno, magari pubblicandone poi i contenuti senza vergogna dell'orrore, dell'errore o della mancanza che potrebbero rivelare?

Io ho fatto una scelta, ho deciso di imitare un albero da frutto, germoglio perché mi è naturale e fruttifico per chi raccoglie e ne apprezza.
Saranno pure mele marce le mie, ma pur sempre frutta è, e chissà che i suoi semi gemmeranno un giorno altrove e forse il terreno che li accoglierà sarà più fertile del mio e allora sentirai che frutta! Poetica quest'ultima? Perché no.

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