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domenica 21 aprile 2013

2004 LA BUONANOTTE Viva la zia

Viva la zia che con un’antica ricetta mi presenta un biscotto dalla forma nuova. Io mi ci butto a capofitto sul dolce appena sfornato e senza fare questioni penso e credo alle sue parole che lo presentano come il nuovo dolce della zia bella.
Bella la zia, che mi fotte con dolcezza rifilandomi il vecchio per il nuovo, ed io mi convinco che così è perché quella sagoma mai vista, zuccherosa e ammucchiata su di un piatto insieme a decine di sue simili, mi basta per convincermi che ha sempre ragione.
Ne decanto pure le sue gesta e il suo buon gusto capace di propinare sapori sempre uguali e spacciarli come l’ultima invenzione, irresistibili novità abili nel cambiare la visione della parola dolce.

Non tutto è come sembra, ma che ci importa infondo a noi del nuovo realmente, l’illusione ci crea emozioni anche superiori per il semplice fatto che agli inganni della mente non c’è limite.
E così, anche un semplice e celebre biscotto, rifilato con un po’ di fantasia, si trasforma in fragranza mai assaporata prima.
Proprio bella la mia zia eh? Ma è anche la tua, è la zia di tutti poichè il suo nome è Speranza e con l’aiuto dell’inganno, sarà l’ultima a morire.

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