Ok va bene, la testa me la sono
spaccata, anche fisicamente intendo, e la schiena rotta ma...che
bella la mia nuova parete in pietra! Due anni per finirla. Un po'
lentino vero? E' che a furia di “spaccarmi” la testa in altro modo per tutto
questo tempo i lavori sono rimasti al palo.
Tonino il parrucchiere mi ripeteva
spesso una frase, e lo fa ancora oggi, un proverbio che dice “o
cazzo nun' vole pensieri” Chiaro no? Quando hai i cazzi tuoi manco
l'uccello risponde al richiamo.
Se è per questo mi succede di peggio,
quando attraverso la stagione seghe mentali il cervello annulla o rallenta
tutte le connessioni per rimanere concentrato a tempo indeterminato
sulla sega irrisolta, tradotto null'altro faccio. Motivo per cui prima me la levo dalle palle e
prima mi rimetto in moto.
Dipendesse sempre da me. Oddio, in realtà così è, con una buona dose di superficialità tutto diverrebbe sega sega mastrocicco. Con una buona dose tutto scivolerebbe come deve e le sospensioni durerebbero il tempo di una domanda breve e io questa benedetta casa l'avrei finita da un pezzo! Ma così non è stato, finora.
Dipendesse sempre da me. Oddio, in realtà così è, con una buona dose di superficialità tutto diverrebbe sega sega mastrocicco. Con una buona dose tutto scivolerebbe come deve e le sospensioni durerebbero il tempo di una domanda breve e io questa benedetta casa l'avrei finita da un pezzo! Ma così non è stato, finora.
Con la lentezza e la tenacia di un
archeologo ho riportato alla luce le pietre sommerse di quella
parete che riaffiorano in bella mostra ora in superficie, e adesso ne
contemplo l'immagine riemersa, sassi che conto ad uno ad uno perché
liberi da quella copertura di terra e stabilitura.
Ho scavato, ripulito, risanato con
l'obbiettivo di metterla a nudo e riscoprire la bellezza che si
celava dietro, il fascino dell'imperfezione, della sua vera natura,
degli elementi di cui è composta.
E' stato un percorso lento e lungo,
piccoli passi per un grande risultato. Ad ogni sasso liberato un
traguardo conquistato, un assillo terminato, un riscatto realizzato.
E se la realtà diventa metafora mi
accorgo che in fondo è così che passo il tempo ed è così che il tempo
vola, nella lenta e spasmodica ricerca della bellezza che si nasconde oltre, della profondità che custodisce la verità, del reale aspetto che muore in superficie. Ci vuole tempo e fatica, forse troppo per quanto mi riguarda, ma non importa perchè non esiste un
tempo sufficientemente lungo che possa scoraggiare l'animo di chi
ancora prova, anche solo nell'esplorazione, incanto per la scoperta.
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