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martedì 28 maggio 2013

Ode al padre

Ho visto uomini della mia generazione traditi insultati e calpestati da frivole donne senza cuore. Li ho visti perdere miseramente in spregevoli giochi di potere. Smarrirsi nel vuoto lasciato da sottrazioni legali a favore di prepotenti femmine spietate.
Ho assistito a interminabili periodi di frustrazione da denaro che impietosamente giudici obbligavano loro elargire a favore di un sesso debole a convenienza. Uomini senza futuro versare sangue per aver amato e procreato con autentiche e aride volpi da deserto.
Li ho osservati cadere nell’odio, in prigioni relazionali unilateralmente difese da bendate istituzioni. Incapaci di combattere contro antiche e sorpassate logiche di utopiche disuguaglianze.
Sono stato spettatore della loro resa di fronte ad una legge cieca che profana il vero amore di un genitore
Ho visto. Ho visto padri perdere la loro dignità, osservare tabù intatti reggersi a terremoti, alterate moralità traslocare da un polo all’altro.
Tutto questo io ho visto, e mai una parola si è intesa a soccorso di un sesso che per secoli fu dominatore in fallo.

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