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martedì 10 marzo 2015

Biondo cenere

Niente da fare, il biondo non mi si addice proprio, eppure, per quanto io abbia da sempre avuto un debole per il moro, lo scuro, il nero come la notte, quell’oro mi seduce. Se poi m'imbatto in un campo di spighe dorate nel mezzo di un’ombrosa foresta nera, è la totale conquista. Un contadino innamorato del suo campo, questo divento, colmo d'ardore ed entusiasmo.
A volte però, l’effetto per la troppa passione, rischia di convertire il calore di un sentimento in fiamma nemica. E accade che alte lingue di fuoco trasformino in cenere quelle spighe dorate per cui tanto ti sei speso, o avresti voluto.

Ritornerà così la notte. E dal promontorio di una collina, mentre ancora i fumi del mio campo incenerito vedrò propagarsi verso il buio cielo, dal nero nuovamente sarò rapito; dalla notte che tutto spegne tranne che piccoli e luminosi diamanti imprendibili, e per questo tuttora salvi perché troppo lontani dalle mie inette passioni.

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