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martedì 14 giugno 2016

L'amato quattro



Uno, due, tre, quattro… quattro. Sì, quattro.
Ti ho ritrovato mio prezioso numero. Sempre al tuo posto, dopo il tre e prima del cinque, nella scala numerica che va da zero fino a… non so.
Miliardi di numeri in fila formano un’infinita coda che avvolge la terra, lambisce le nuvole e raggiunge le stelle diramandosi nell’universo come i rami di un’enorme quercia, le cui radici s’interrano nell'umano giardino celebrale.
Allo stesso modo di un albero, i numeri ora sono indispensabili nella vita di una persona che produce ragionamento e sua conclusione. Il mondo si basa sui numeri, senza i numeri ottieni ben poco. 

Innamorarsi di un piccolo numero come il quattro è un errore dove contano i milioni, dove anche l’uno, quando incarna una posizione, ha più valore. In fondo i numeri uno contano poi i milioni guadagnati, mentre i quattro contano sempre solo su se stessi e su chi li apprezza. Poca roba per sopravvivere in un oceano di numeri in battaglia che si scannano per le migliori posizioni o per i più grandi accumuli.
Sono sempre pronto a rischiare.
Ma se poi un amato quattro si dilegua, ti abbandona o non ti raggiunge, è inutile aspettare perché non verrà per restare il solo, per quanto adulato.
Lo rincontrerai certo, forse accoppiato con i decimali, o addirittura con i centesimi o millesimi, ma non con chi cerca solo questo: la purezza di un quattro.
La rarità da valore alle nostre attese.
Ne è passato di tempo dall’ultima volta. Non compare più, e più non compare e più lo desidero.

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